A chi dal primo settembre di quest’anno e per tutto il 2025, assumerà lavoratrici «svantaggiate», comprese quelle che risiedono nelle Regioni della Zes, la zona economica speciale del Mezzogiorno, sarà garantito uno sgravio contributivo del 100%. L’aiuto sarà riservato alle assunzioni a tempo indeterminato di donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi se residenti nelle aree Zes, oppure a donne disoccupate da almeno 24 mesi residenti in qualsiasi parte del Paese. Lo sgravio avrà un valore annuo massimo di circa 8 mila euro. Una misura simile entrerà in vigore, se il pacchetto sarà approvato, anche per i giovani. Come per le donne, anche il «bonus giovani» si applicherà alle assunzioni che saranno effettuate tra il primo settembre di quest’anno e il 31 dicembre del 2025. L’esonero, secondo le bozze del provvedimento, sarà del 100 per cento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro. Il limite massimo stabilito è di 500 euro al mese, 6 mila euro l’anno. Il bonus spetterà ai ragazzi che non hanno ancora compiuto il trentacinquesimo anno di età, e che non sono mai stati occupati. Per sostenere il Mezzogiorno, poi, l’esonero contributivo sarà più alto se ad effettuare l’assunzione sarà un’impresa localizzata in una delle aree della ZES, la zona economica speciale. (Il Messaggero)

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