Attualità e politica

Alpini, cadono le accuse di molestie: la pm chiede l’archiviazione

La Procura di Rimini ha chiesto al gip l’archiviazione dell’indagine sulle molestie denunciate da una 25enne durante l’adunata Nazionale degli alpini, che si era svolta dal 5 all’8 maggio.

Come dichiarato dal procuratore capo, Elisabetta Melotti, c’era stata solo una denuncia formalizzata, che è stata archiviata poiché a due mesi dai fatti non vi è stata alcuna identificazione dei presunti autori, resa difficile dalle numerose presenze e da una parziale copertura della sorveglianza.

La 25enne aveva presentato la sua denuncia dichiarando di essere stata seguita, accerchiata e strattonata da tre alpini di mezza età in piazzale Kennedy, che avrebbero fatto espliciti riferimenti sessuali e che uno di loro l’avrebbe afferrata per un braccio.

A seguito della prima denuncia, altre decine di donne avevano evidenziato il comportamento esagerato degli alpini, caratterizzato da frasi volgari, allusioni a sfondo sessuale, commenti espliciti, palpeggiamenti e a volte strattonamenti.

Tuttavia, un’unica denuncia è stata ufficializzata e, ora, archiviata. Secondo l’accusa né la vittima né la testimone sarebbero state in grado di riferire particolari utili all’identificazione degli autori delle molestie.

Secondo Sebastiano Favero, presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Alpini: “Bisognerebbe essere più cauti e non generalizzare su un’intera associazione che ha dimostrato in tutti questi anni i suoi valori e i suoi ideali”.

Sulla stessa linea, Luca Barisonzi: “Non bisogna mai generalizzare, se c’è qualche responsabile è giusto che paghi, ma non si può gettare discredito su tutti gli alpini con quello che hanno fatto per il nostro Paese”.

Redazione

 

 

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