Per la metanizazione della Sardegna c’è un primo passo: Snam ha siglato con gli azionisti di Higas, la società proprietaria del deposito costiero di Gnl di Oristano, un accordo propedeutico all’acquisizione del 100% del capitale sociale dell’azienda dopo un «un periodo di analisi e negoziazione in esclusiva alla possibile acquisizione», nonché «all’ampliamento e alla conversione dell’attuale deposito costiero in terminale di rigassificazione galleggiante (floating storage and regasification unit – Fsru)». (Sole 24 Ore)
Si tratta di un passaggio «importante» che dovrebbe spianare la strada alla distribuzione del metano in più di un quarto del territorio regionale. «L’operazione, una volta finalizzata, potrà consentire l’immissione del gas naturale rigassificato dalla futura Fsru di Oristano nella rete di trasporto di prossima realizzazione in Sardegna – scrive la Snam in una nota -, che servirà il segmento centro-sud industriale e termoelettrico dell’isola e le utenze delle province di Cagliari, Oristano, Medio Campidano e Sulcis Iglesiente». Non è tutto, perché l’installazione della Fsru «potrà consentire, inoltre, l’approvvigionamento dei volumi di gas naturale funzionali alla metanizzazione della regione, aumentando nel contempo la capacità di stoccaggio di circa dieci volte rispetto a quella attuale».
Un primo passo considerato dalle organizzazioni sindacali «fondamentale per il rilancio del settore industriale dell’intera regione». «L’attenzione e interesse di importanti aziende – dice Francesco Garau, segretario della Filctem Sardegna – certifica la bontà del progetto. Questo accordo spiana la strada a un rafforzamento di quel deposito costiero e ci dà garanzia sull’applicazione del Dpcm». Appresso all’operazione, gli altri scenari. «Il primo punto riguarda il rilancio dell’Eurallumina e il piano da 300 milioni di investimento – aggiunge – poi le altre iniziative che spaziano dall’agroindustria alle ceramiche sino alle nuove produzioni che potranno essere portate in Sardegna che, colmando il gap energetico, potrà competere con le altre regioni».
Per Emanuele Cani, assessore regionale all’Industria «è evidente che l’approvazione del Dpcm ha rimesso in moto una serie di attività di riorganizzazione del settore». «Senza entrare nel merito degli accordi tra le società – aggiunge -auspichiamo che intese possano essere utili e di aiuto alla defnizione del programma di metanizzazione della Sardegna».