I dazi Usa non colpirebbero tutte le province italiane allo stesso modo. In cima alla classifica dei territori più penalizzati ci sono, nell’ordine, Firenze, Milano, Trieste, Modena, Roma, L’Aquila, Bologna, Vicenza, Frosinone e Bergamo. I numeri emergono dall’analisi degli ultimi dati provinciali trimestrali dell’Istat. (Sole 24 Ore)
Per Firenze, nel primo trimestre 2025 l’export Usa ha pesato per il 26,9% sul totale delle vendite all’estero. Con i dazi al 30% la perdita potenziale avrebbe potuto essere di 580 milioni. Per Milano la quota Usa è parti al 12,9% e la perdita pari a 547 milioni). Percentuale più alta per Trieste (42% della quota Usa sull’export) per cui la perdita avrebbe potuto essere di 366 milioni. Perdite consistenti anche per L’Aquila e Frosinone, dove rispettivamente l’export Usa pesa per l’83,5% e il 28,5%. Qui la perdita sarebbe stata di 208 e 176 milioni nel primo trimestre 2025. Con dazi al 15 la possibile perdita ovviamente sarebbe stata dimezzata, mentre con dazi al 10% sarebbe stata di un terzo.
I territori meno penalizzati sono quelli che in generale non hanno un export molto forte. A Enna (peso dell’export Usa sul totale al 7,2%) i mancati ricavi avrebbero potuto essere nel primo trimestre 2025 di poco più di 207mila euro. Impatto negativo sotto al milione anche per Caltanissetta, Crotone, Oristano, Cosenza e Viterbo.
