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Bitcoin: il FMI presta miliardi a El Salvador ma pone limiti al token digitale

Di recente, lo Stato centro americano ha concluso un accordo miliardario con il Fondo monetario internazionale. Un’intesa finalizzata a rafforzare le finanze pubbliche e affrontare gli squilibri macroeconomici del Paese. Chiaro che l’Fmi, tra le varie contro-partite, ha voluto per l’appunto lo smantellamento della partecipazione del settore pubblico al portafoglio Chivo entro la fine di luglio. (Sole 24 Ore)

Quest’ultimo aveva debuttato sul mercato a settembre 2021 come strumento per promuovere l’adozione di bitcoin. Lo scorso marzo, nell’ambito degli accordi di trasparenza firmati con lo stesso Fmi, il governo aveva pubblicato i bilanci del wallet, che ne avevano confermato l’operatività in perdita. A ben vedere, però, con l’attuale balzo in alto delle quotazioni della cripto regina il consuntivo deve essere notevolmente migliorato.

Ciononostante, il prestito del Fondo monetario internazionale è subordinato alla condizione di uscita di El Salvador dal portafoglio digitale. L’organizzazione- in generale- ha riferito di aver concluso la prima revisione dell’Extended Facility, approvato lo scorso febbraio, che include impegni fiscali.

Per il Fmi, il programma ha avuto «una solida performance» e, sulla base di questi risultati, sono stati raggiunti accordi con il governo in merito «a politiche per continuare ad assicurare gli obiettivi». Nel rapporto si afferma che «continueranno gli sforzi per garantire che la quantità totale di bitcoin detenuta in tutti i portafogli di proprietà del governo rimanga invariata, in linea con gli impegni del programma». In generale va ricordato che il Fmi ha sempre nutrito perplessità sulle iniziative di El Salvador in materia di bitcoin da quando il presidente Nayib Bukele aveva reso la cryptocurrency moneta legale nel settembre 2021, attribuendogli lo stesso status del dollaro statunitense, la valuta ufficiale del paese. Nel 2022, l’agenzia ave avvertito che El Salvador che stava correndo «grandi rischi associati all’utilizzo di bitcoin quale moneta legale, soprattutto data l’elevata volatilità del suo prezzo».

Redazione

 

 

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