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Bollette: verso la fine della maggior tutela

Entro fine maggio si avranno maggiori dettagli su quali saranno le condizioni economiche del servizio a tutele graduali. A tracciare la rotta, con un occhio alle bollette dei 3,9 milioni di clienti non vulnerabili ancora in maggior tutela e che, in assenza di una scelta esplicita di una offerta del mercato libero, saranno automaticamente trasferiti al meccanismo transitorio a partire dal 1° luglio, è il presidente dell’Arera, Stefano Besseghini, in questo colloquio con Il Sole 24 Ore.com. «Faremo una valutazione alla fine di maggio per poter dare prime indicazioni ai venditori e avremo videnza se le diverse zone d’asta hanno conosciuto dinamiche diverse in termini di ingresso o uscita dal servizio di tutela». (Sole 24 Ore)

Besseghini ricorda che le condizioni economiche del Stg prevedono due componenti di prezzo in aggiunta alle componenti regolate uguali per tutte le offerte. «Una prima parte a copertura dei costi di approvvigionamento di energia e che deriverà dalla media dei prezzi all’ingrosso del mese precedente (il cosiddetto Pun ex post) e un’altra (il cosiddetto parametro gamma) volta a coprire i cosiddetti costi di commercializzazione e definita sulla base delle offerte formulate dagli operatori. Questo valore, derivando da una media pesata sui numeri di clienti in tutela nelle diverse zone, dipenderà appunto dalla situazione che si registrerà nel mese di giugno ma è stimabile ad oggi nell’intorno dei 73 euro negativi frutto proprio della serrata competizione che ha caretterizzato le aste».

Poiché l’analoga componente dei clienti in tutela vale oggi circa 58 euro, continua Besseghini, «è facile stimare che tra il cliente in tutela e quello in tutela graduale si determinerà un risparmio di circa 130 euro. In effetti anche questo valore va preso con attenzione perché, come già annunciato, proprio in questi giorni abbiamo messo in consultazione la revisione di tale parametro alla luce delle mutate condizioni che caratterizzeranno il servizio di tutela che continuerà a svolgere il proprio ruolo transitoriamente per i soli clienti vulnerabili. La proposta – precisa Besseghini – è di portare tale valore a 39 euro dal che il differenziale con Stg si collocherebbe nell’intorno dei 110 euro».

Insomma, il mosaico del nuovo servizio comincia a prendere forma. «Da qui a giugno, inseriremo in bolletta l’indicazione del nuovo fornitore delle tutele graduali in modo da consentire ai clienti di familiarizzare con l’operatore che andrà a subentrare essendosi aggiudicato, in asta, l’area di riferimento», prosegue Besseghini che torna anche sulle dinamiche legate al rientro in maggior tutela, ancora possibile fino a fine giugno e su cui lo stesso presidente è stato audito più volte in Parlamento sulla scia di presunte lungaggini degli esercenti la tutela nel favorire il rientro nel servizio di clienti già serviti sul mercato libero. Per rendere ancora più agevole tale processo sul sito di Arera è presente un sempilce servizio in cui inserendo il proprio comune si ha indicazione dell’esercente a cui mandare la richiesta e le modalità con cui farlo.

«L’Arera porta avanti una costante attività di moral suasion e su questo tema siamo intervenuti prima con una raccomandazione rivolta agli operatori affinché garantiscano informazioni chiare e tempi il più possibile rapidi per chi chiede di rientrare in maggior tutela. Dopodiché, nelle scorse settimane – prosegue il numero uno dell’Arera – abbiamo fatto un’ulteriore comunicazione per rendere ancora più esplicito che il rientro in maggior tutela può essere richiesto fino al 30 giugno e che fa fede la data di ricezione della richiesta del cliente attraverso i canali, anche telefonici o telematici, indicati dall’esercente la maggior tutela». Richiesta che, vale la pena di ricordare, va inoltrata all’esercente il servizio di maggior tutela nel Comune in cui si trova la fornitura. Per rendere ancora più agevole tale processo sul sito di Arera è presente un sempilce servizio in cui inserendo il proprio Comune si ha indicazione dell’esercente a cui mandare la richiesta e le modalità con cui farlo.

Redazione

 

 

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