La Banca centrale europea (BCE) ha chiuso il bilancio del 2023 con una perdita di 1,266 miliardi di euro, dopo 20 anni di profitti. Questo risultato riflette gli effetti dei rialzi dei tassi d’interesse e la lotta contro l’alta inflazione. È la prima volta in due decadi che la BCE registra una perdita, e tale rosso netto non verrà distribuito alle 20 banche centrali dell’Eurosistema. (Il Sole 24Ore)
L’ultimo bilancio in rosso della BCE risale al 2004, quando l’euro era forte, e la perdita fu pari a 1,6 miliardi di euro. Nel 2022, la BCE aveva chiuso il bilancio in pareggio, con un risultato economico pari a zero. Le perdite nel bilancio 2023 sono di natura temporanea, e la BCE prevede ancora qualche anno di bilanci in rosso (ma meno di cinque anni). Tuttavia, queste perdite dovrebbero via via calare con la riduzione delle dimensioni del bilancio e del portafoglio titoli, nonché con il taglio dei tassi d’interesse che riduce gli interessi pagati dalla BCE sulle sue passività Target.
La natura temporanea di queste perdite ha consentito al Consiglio direttivo di prendere la decisione di tenere la perdita del 2023 in bilancio, coprendola con i profitti futuri. Le perdite totali, pari a 7,8 miliardi di euro, sono state coperte per 6,6 miliardi dal fondo di accantonamento, che è stato prosciugato. I rimanenti 1,26 miliardi di perdita restano in bilancio, in quanto il bilancio è solido, e saranno coperti dai profitti futuri con la tecnica del “roll over,” utilizzata anche da altre banche centrali come la Federal Reserve, la Bank of Canada e la banca centrale australiana.
In sintesi, la BCE ha affrontato una sfida nel 2023, ma sta adottando misure per garantire la stabilità dei prezzi e la sostenibilità finanziaria nel lungo termine.
