Dalle 5 (italiane) del 31 agosto, le forniture di gas dalla Russia verso l’Ue tramite il Nord Stream sono state interrotte. Per ora si tratta di uno stop da parte di Gazprom dalla durata di tre giorni per “consentire le riparazioni dell’unica unità di compressione del gas rimasta in funzione”.
Gazprom, invece, sospenderà “completamente” le forniture di gas naturale al gruppo francese Engie, a partire dal primo settembre fino a che non riceverà tutti i pagamenti per il gas.
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov ha dichiarato che “La Russia era e rimane pronta ad adempiere a tutti i suoi obblighi” e che i flussi di gas “riprenderanno una volta terminati i lavori di la manutenzione”.
Peskov ha anche affermato che Unione europea, Regno Unito, Canada e Stati Uniti hanno imposto sanzioni che “non consentono i normali lavori di manutenzione e riparazione, né permettono la registrazione legale della restituzione dei componenti e delle strumentazioni necessarie ai loro luoghi d’origine”.
Intanto, la presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha annunciato che l’Europa ha raggiunto l’obiettivo dell’80% degli stoccaggi, ma invita con cautela a lavorare “insieme e con urgenza” per contrastare i prezzi record.
