Economia

Eurogruppo, riflettori su Mes e i timori per la crescita

Chi sperava di poter aprire il 2024 con un doppio risultato – l’accordo sulla riforma del Patto di stabilità e il via libera alla nascita del paracadute comune contro le crisi bancarie – dovrà aspettare ancora. Oggi l’Eurogruppo, nella sua prima riunione del 2024, prenderà atto della mancata ratifica del nuovo Mes da parte dell’Italia e del conseguente, inevitabile rinvio del passo in avanti verso l’unione bancaria che ciò comporta. Il punto sulla ratifica del nuovo Meccanismo europeo di stabilità figura all’ordine del giorno della riunione. (Il Sole 24Ore)

I colleghi del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti si aspettano dal titolare di via XX settembre indicazioni su come si possa andare avanti sulla strada concordata a suo tempo dopo il no alla ratifica giunto dal Parlamento e la plastica constatazione che in Italia – unico Paese che non ha ancora ratificato l’intesa – una maggioranza politica in favore del Mes non c’è e molto difficilmente potrà esserci nei prossimi mesi, quando la campagna elettorale per le europee diventerà ancora più accesa. Un compito ingrato per un ministro che nei mesi scorsi ha fatto tutto quanto in suo potere per evitare di giungere a questa situazione. Anche se a Bruxelles si tende a sdrammatizzare, sottolineando che la situazione delle banche europee è solida e non ci sono crisi all’orizzonte. E viene ritenuto ’impensabile’, almeno per ora, che si possa procedere senza l’Italia, cioè trovando un’intesa tra gli altri 19 Paesi che formano l’Eurozona.

Al termine della riunione spetterà al direttore del Mes, Pierre Gramegna, dare indicazioni sul futuro del nuovo strumento nel corso della conferenza stampa prevista per fine giornata e dire se si valuta veramente un piano B per aggirare l’ostacolo italiano.

Sul tavolo della riunione di lunedì, a cui martedì seguirà quella a 27 dell’Ecofin, ci sarà però anche un altro tema su cui sono puntati i riflettori: le prospettive dell’economia europea alla luce delle crescenti tensioni internazionali e delle difficoltà in cui si trova l’Ue in termini di competitività. Un punto, quest’ultimo, che è stato al centro dell’incontro svoltosi venerdì tra la Commissione europea e l’ex presidente della Bce Mario Draghi, il quale ha sottolineato come l’economia europea si sia indebolita e necessiti di una road map per affrontare e superare le nuove le sfide.

Redazione

 

 

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