EconomiaLE TASCHE DEGLI ITALIANI

Cingolani: “Collaborare con l’Europa per un diverso mix di fonti da cui produrre energia”

Il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ci va giù duro contro le politiche adottate nel tempo che hanno portato all’attuale rincaro delle bollette, gravando su milioni di famiglie e imprese italiane: “Ma si rende conto che abbiamo messo 8 miliardi”, dice al Corriere, “e non sono bastati per mitigare completamente le bollette dei meno abbienti, delle piccole e medie imprese che rischiano la chiusura? E tutto perché negli anni passati ci siamo accontentati di spingere l’interruttore e avere la luce. Qualcun altro pensava a come si creava quell’energia elettrica”.

Una tendenza cambiata nell’ultimo anno: “In poco più di 10 mesi abbiamo ribaltato questo modo di ragionare e ci siamo messi nelle condizioni di lavorare i prossimi anni pensando al lungo termine non a domani mattina”. 

Il ministro sottolinea la necessità di una strategia condivisa con l’Europa: “Abbiamo proposto con Francia, Romania, Grecia gli acquisti comuni di gas. Ma i Paesi del Nord sono stati freddi. Ci aggiunga le tensioni geopolitiche sull’Ucraina, il North Stream 2 ancora incerto”. 

Usare le riserve italiane può essere “un’opzione sull’immediato. Ma un altro primo passo è sganciare i prezzi dell’energia prodotta da rinnovabili da quelli del gas a cui erano stati legati quando il prezzo del gas era di molto inferiore. Ed è una cosa da fare con l’Europa. Come pure, grazie al Pnrr, strutturare un diverso mix di fonti da cui produciamo per gli anni a venire”.

Redazione

 

 

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