Occasioni per i giovani: possono comprare casa con l’aiuto della garanzia statale. Ma non basta essere under 35 (e scegliere l’occasione giusto pe investire in un’appartamento: leggi qui). Ci sono alcune condizioni da rispettare. Ecco quali. Per un mutuo da 160 mila euro a 30 anni finalizzato all’acquisto di una casa da 200 mila e garantito dal fondo Consap, a tasso fisso si spendono in media 692 euro al mese (tasso 3,2%); con il variabile la rata tendenziale scende al 2,7% e l’esborso mensile si riduce a 646 euro. Se per quella casa ci si finanzia per tutti i 200 mila euro le poche banche che offrono mutui 100% a tasso fisso si attestano in media al 3,3%, con la rata che sale a circa 875 euro mentre la più ricca offerta di variabili in media arriva al 3,2%, con le le proposte più convenienti che però si situano tra il 2,5 e il 3%, con rate che partono sotto gli 800 euro. (Corriere della Sera)
Va però chiarito che avere i requisiti per accedere al fondo Consap non significa necessariamente avere anche quelli per ottenere il via libera dalla banca, perché questa non ha nessun obbligo di concedere il finanziamento. L’immobile deve essere una prima casa non di lusso e almeno uno dei richiedenti nell’anno solare non può compiere più di 35 anni. Oltre alla garanzia supplementare per avere un finanziamento oltre l’80% (ostacolo che l’intervento pubblico rimuove) ci sono due altri requisiti stringenti per il nulla osta bancario e sui quali la possibilità di accedere al Fondo non ha rilevanza: una valutazione congrua dell’immobile e soprattutto la capacità reddituale dei mutuatari.
Senza un contratto di lavoro stabile è molto difficile ottenere il finanziamento. D’altro canto fino a qualche anno fa numerose banche reclamizzavano mutui per lavoratori atipici e autonomi, oggi di pubblicità del genere non se ne vedono più. E anche avere un’assunzione a tempo indeterminato e un flusso sicuro di entrate può non bastare. Tenendo conto del fatto che il fondo Consap si applica a richiedenti mutuo con un Isee complessivo fino a 40 mila euro e che le banche per redditi medio bassi ben difficilmente concedono mutui fissi che comportino rate superiori a un terzo del reddito (e certo la quota scende con i variabili) si ricava che la platea potenziale del fondo è quella di chi ha redditi mensili tra duemila e tremila euro, cifra quest’ultima con cui oggi si arriva a ottenere i 250 mila euro che costituiscono il limite agevolabile.