Cento chilometri che corrono sul fondo del Mediterraneo, tra la città israeliana di Ashkelon e il terminale egiziano di Al-Arish, sulla costa della penisola del Sinai. Il “gasdotto della pace”, inaugurato nel 2008, per esportare il gas egiziano, è un’infrastruttura di una certa importanza dal punto di vista geopolitico.
Il gruppo italiano Snam sarebbe prossimo ad annunciare l’ingresso nella società Emed che controlla il gasdotto Ashkalon-Al Arish, investendo circa 50 milioni di dollari per rilevare il 25% del capitale attualmente in mano all’azienda energetica thailandese Ptt, affiancandosi all’israeliana Delek Drilling e alla oil company americana Chevron. Lo rivela Repubblica.