Austria e Danimarca hanno deciso di allearsi con Israele, il paese da numeri record nella campagna vaccinale, per produrre vaccini di seconda generazione per fronteggiare le varianti del virus. I tre leader ne discuteranno domani in un incontro in cui verrà anche analizzata la strategia di Netanyahu che sta conducendo velocemente il paese verso l’immunità di gregge.
Come racconta il Corriere della Sera, la premier danese Mette Frederiksen ha dichiarato, in merito al piano dell’Ue, che da solo difficilmente reggerà, mentre il leader austriaco Kurz, già in trattativa anche con Mosca, ha affermato al quotidiano Blind che “l’Austria deve prepararsi a nuove mutazioni e non dobbiamo essere dipendenti solo dall’Ue nella produzione di vaccini di seconda generazione”. Kurz ha poi ricordato come in estate i membri dell’Ue si erano accordati per ricevere i vaccini per tempo, ma così non è stato e i due paesi non vogliono ora restare a guardare.
Prima dell’incontro a Tel Aviv, intanto il cancelliere Kurz ha riunito gli esponenti delle case farmaceutiche del suo paese (Boehringer Ingelheim, Valneva, Novartis, Polymun, Pfizer) per valutare la costruzione di nuovi impianti di produzione di vaccini.
