LifestyleTendenze

Le aziende ripensano il lavoro: dallo smart working al modello ibrido

La pandemia ci ha abituati ad una vita in smart working, ma piano piano si intravede la luce in fondo al tunnel e molte aziende stanno ripensando le modalità di lavoro. Negli Stati Uniti Goldman Sachs e Jp Morgan hanno riaperto gli uffici a tutti i dipendenti, mentre Google pensa ad una forma di lavoro ibrido come sottolinea l’amministratore delegato, Sundar Pichai, che dichiara “il futuro del lavoro è la flessibilità, molti di noi apprezzeranno la possibilità di lavorare da casa un paio di giorni alla settimana o di trasferirsi in un’altra città per parte dell’anno”.

Come racconta il Corriere della Sera, in Italia al momento è in vigore fino al 30 settembre la proroga per lo smart working, ma non è escluso che si possa andare avanti fino a dicembre. Intanto alcune aziende stanno studiando nuove strategie: in Mediaset si dovrebbe arrivare ad un nuovo accordo aziendale che si basa sullo slogan “almeno uno”, secondo cui i dipendenti dovranno organizzarsi e lavorare da casa almeno un giorno e in ufficio almeno un giorno.

Ancora, in Unicredit, nell’headquarter milanese, è rientrato in ufficio il 17-18% dei dipendenti, mentre Eni ha esteso il lavoro agile a 15mila persone solo in Italia, con un bilancio finora positivo.

Il Corriere cita poi l’esempio di Cantiere creativo, una software house di Firenze, che ha pensato ad una ulteriore nuova modalità, considerando che una sede fisica di fatto non esiste: “Alcuni dipendenti non ce la fanno più a lavorare solo da casa, per questo ho garantito loro la possibilità di appoggiarsi a un coworking”, spiega Luca Bonfiglio, amministratore delegato.

Redazione

 

 

Articoli Correlati

Lascia un commento

Back to top button
Do NOT follow this link or you will be banned from the site!