Internazionale

Stretta Ue: export dei vaccini solo se rispettati criteri di reciprocità e proporzionalità

La Commissione europea presenterà oggi una serie di emendamenti al regolamento per il controllo delle esportazioni che è in vigore dal 1° febbraio. L’export sarà concesso dall’Ue sono se rispettati i criteri di reciprocità e proporzionalità.

Come racconta La Stampa, sul primo punto l’esempio eclatante contro cui l’Europa intende agire è quello del Regno Unito. Il paese di BoJo importa le dosi prodotte nell’Ue ma non permette che le fiale realizzate nei territori inglesi possano essere consegnate in Europa. Secondo i contratti tra Bruxelles e AstaZeneca, l’azienda anglo-svedese dovrebbe sfruttare due stabilimenti di produzione Oltremanica ma Londra non lo consente perché le forniture inglesi sono prioritarie.

Il secondo criterio che la von der Leyen vuole introdurre prevede che non saranno fornite dosi ai paesi che sono più avanti nella campagna vaccinale rispetto all’Unione.

Il piano sarà valutato domani dal Consiglio europeo e alcuni paesi sono già d’accordo come la Francia, la Germania e l’Italia, dopo che Draghi per primo ha bloccato l’export di 250mila dosi di AstraZeneca verso l’Australia. Altri leader sono invece titubanti in merito ai pericolosi risvolti di questa politica: le aziende del BigPharma che hanno prodotto il siero che sfrutta l’Rna messaggero, importano i lipidi, componente essenziale, da diversi paesi extra-Ue, tra cui il Regno Unito. Le limitazioni dell’Ue potrebbero creare problemi nell’approvvigionamento.

Redazione

 

 

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