Attualità e politica

Veneto e Sardegna al lavoro per il passaporto vaccinale

Il Veneto e la Sardegna sono le due regioni italiane che si stanno muovendo più velocemente verso il passaporto vaccinale in vista dell’estate.

Nella regione di Christian Solinas, la prima ad entrare da oggi in zona bianca, si può accedere solo mostrando il certificato di avvenuta vaccinazione contro il Covid o l’esito di un tampone da farsi nelle 48 ore precedenti o successive all’arrivo.

“In questa settimana, tutto il mondo ha parlato della Sardegna e questo è un plus senza pari per la nostra regione e le sue attività economiche”, ha dichiarato il presidente Solinas che è intenzionato a mantenere la zona bianca, ma a far riprendere l’attività turistica, su cui la sua regione fa leva, soprattutto in vista dell’estate.

Anche Luca Zaia è intenzionato ad adottare il passaporto vaccinale. Intanto, ha fatto prevedere che nell’app “Vaccinazioni Veneto” ciascuno possa registrare l’avvenuta somministrazione e ogni persona a cui verrà inoculato il siero riceverà un documento che ne attesterà l’iniezione. Non si tratta ancora di misure decisive per il libero spostamento, ma il presidente leghista si muove verso questa strada e vuole giocare d’anticipo.

L’Europa ha già espresso le sue perplessità circa l’adozione autonoma di un pass vaccinale da parte dei vari paesi e per questo ha affidato al commissario europeo Didier Reynders lo sviluppo di un pass verde digitale unico per tutti i paesi membri, con un data base di tutte le persone vaccinate a cui sarà rilasciato un QR code personalizzato, riconosciuto in tutti gli Stati membri. Ci vorranno circa tre mesi di lavoro e intanto Solinas e Zaia non sembrano intenzionati ad aspettare.

Redazione

 

 

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