Internazionale

La Grecia spinge per il passaporto vaccinale: “In Ue molta miopia”

La Grecia è stata tra i primi paesi promotori del passaporto vaccinale: l’estate si avvicina e il pil nazionale fa leva in gran parte sul turismo (di cui ne rappresenta un quinto).

Il ministro del Turismo greco Harry Theocharis ha sollecitato i leader dell’Ue a “muoversi più rapidamente” sul tema. “Guardando la reazione di alcuni Paesi alle proposte di certificati vaccinali, trovo che ci sia molta miopia. C’è ancora molto da fare ora per prepararci”, ha dichiarato al Financial Times.

Come racconta Huffington Post, Atene ha già firmato un accordo con Israele e Cipro per consentire alle persone vaccinate di spostarsi tra i paesi senza dover mostrare un tampone negativo. Kyriakos Mitsotakis, il primo ministro greco, lo ha definito un “giro di prova di ciò che possiamo fare con altri Paesi”. Simili trattative sarebbero in corso anche con Londra.

In Italia è stato il governatore della regione Veneto Luca Zaia a parlarne per primo e il neoministro al Turismo Massimo Garavaglia ha dichiarato di non voler rimanere indietro rispetto al resto dell’Europa, lasciando intendere che quello che faranno gli altri, sarà adottato anche in Italia.

L’Europa, però, non ha raccolto ancora la proposta della Grecia: i leader sono divisi e i paesi del Nord sono particolarmente scettici, perché temono effetti discriminatori. In questo modo solo alcuni cittadini, vaccinati, potrebbero muoversi mentre gli altri resterebbero oggetto di dure restrizioni. Il commissario europeo alla Giustizia Didier Reynders per ora ha parlato di un certificato di vaccinazione destinato esclusivamente all’uso medico.

“Chiediamo di tornare a un’applicazione corretta delle raccomandazioni adottate dal Consiglio Ue. Abbiamo inviato una lettera a sei Stati membri sul divieto di ingresso e uscita dal Paese, perché sono andati troppo oltre. Possono scoraggiare i viaggi ma non vietare gli spostamenti da uno Stato membro all’altro”, è quanto Bruxelles ha richiesto a Germania, Belgio, Danimarca, Finlandia, Ungheria e Svezia, dopo il caso del blocco dei camion al confine, tra cui quello del Brennero con l’Austria. Su un passaporto per scopi di viaggio e turismo, l’Ue si riserva di decidere nelle prossime settimane.

Intanto, anche Boris Johnson ha dichiarato oggi di essere al lavoro su qualche forma di passaporto vaccinale, alla stregua del green pass introdotto da Israele, per facilitare l’accesso ad alcuni servizi come palestre o festival. È stata istituita una task force per analizzare il tema.

Redazione

 

 

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