Attualità e politica

Fontana: “La gente è esasperata. Meglio in 4 al ristorante distanziati che in 24 in casa”

“Rischiamo di essere sempre più vittime del virus. Continuiamo ad inseguirlo invece di cercare di anticiparlo”, lo sostiene il governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana.

“Ci sono alcuni comportamenti inaccettabili che ormai abbiamo capito che favoriscono il contagio. È giusto porre dei limiti generalizzati su quei comportamenti. Mentre si devono prendere provvedimenti mirati solo per circoscrivere alcuni focolai particolari”, afferma il leghista in un’intervista a Repubblica.

Sull’invito del suo collega Matteo Salvini a riaprire in sicurezza palestre, teatri e ristoranti la sera, Fontana spiega: “Non c’è nulla di male se si rispettano le regole e tutte le linee di condotta. Molto meglio quattro persone che cenano al ristorante sedute a un tavolo distanziate, che gli assembramenti che abbiamo visto domenica davanti allo stadio di San Siro o la sera fuori dai bar. La gente comincia ad essere esasperata. E poi finisce che magari a tavola a casa si trovano in ventiquattro. Meglio dare un po’ di libertà controllata che regole rigide che vengono violate senza che nessuno intervenga”.

La Lombardia ha da poco chiamato a bordo Guido Bertolaso come consulente per la campagna vaccinale. Il piano redatto è molto ambizioso e prevede che entro giugno i lombardi saranno vaccinati: “Se arriveranno i vaccini, è possibile finire in tempo. Stiamo procedendo a scartamento ridotto perché avremmo bisogno di più dosi. Comunque continuano a dirci che ad aprile i vaccini arriveranno”.

Il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti incontrerà giovedì Farmindustria per valutare la produzione dei vaccini in Italia, anche se è già stato reso noto che l’iter richiederà almeno sei mesi: “Parlano di sei mesi, a me quattro sembravano già sufficienti. Ma visto che non dobbiamo sempre rincorrere il virus dobbiamo essere pronti. Guardiamo avanti, non pensiamo solo all’immediato. Anche contro l’influenza serve vaccinarsi ogni anno e sarà così anche per il Covid 19. Visto che stanno emergendo delle varianti mi auguro che anche le imprese farmaceutiche lombarde producano il vaccino. Serve che il governo le sostenga”.

Redazione

 

 

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