EconomiaLE TASCHE DEGLI ITALIANI

Telecom e Cdp: nodi da sciogliere su governance e rete unica

Cassa Depositi e Prestiti e Telecom affronteranno in queste ore due decisioni molto importanti, sia sulla governance di Tim che sulla rete unica.

Come racconta Repubblica, domani si terrà un consiglio di amministrazione di Tim per definire il ventaglio di nomi per il rinnovo del cda che sarà votato il 31 marzo.  La lista sarà finalizzata solo dopo un nuovo consiglio Tim, previsto per il 23 marzo.

Entro quella data, si riunirà anche il cda di Cdp che possiede il 9,9% di Tim, ma che sembra intenzionata a rimanere fuori dal consiglio. Il Tesoro, che controlla l’88% di Cdp, potrebbe, però, decidere diversamente, presentando una propria lista di minoranza entro il 5 marzo.

L’altro bivio di Telecom e Cdp è Open Fiber. Giovedì 25 febbraio scade il diritto di prelazione della Cassa per rilevare parte (o tutta) della quota di Open Fiber che è in mano ad Enel che si è però impegnata nella cessione al fondo australiano Macquarie. Cdp starebbe pensando di superare quella data e contrattare direttamente con gli australiani per acquistare una parte delle quote e ottenere così la maggioranza assoluta.

Le due decisioni sono collegate: qualora Cdp decidesse di essere presente nel cda di Tim, di cui è il secondo azionista dopo Vivendi, sarebbe un segnale della sua volontà di procedere con la rete unica.

Lunedì 22 febbraio si terrà il consiglio straordinario di Cassa Depositi e Prestiti e solo in quel giorno potremo scoprire l’orientamento del neo governo Draghi.

Redazione

 

 

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