“Buy American” è l’ordine esecutivo firmato ieri da Joe Biden che mira a incoraggiare l’acquisto di prodotti made in Usa. Le forniture acquistate dallo Stato, su cui il presidente vuole fare leva, ammontano a quasi 600 miliardi su un’economia che vale 20 trilioni di dollari. Se i numeri sembreranno piccoli, il valore simbolico di questa scelta è molto più grande.
Biden ha puntato infatti sui colletti blu negli stati chiave come Pennsylvania, Michigan e Wisconsin e ha voluto riconquistare la classe media e bassa bianca, divenuta sostenitrice di Trump. Con la sua politica, mira a rafforzare il settore manifatturiero americano. Tra le nuove regole, l’ordine del neo presidente cambia la percentuale minima di un prodotto da realizzare negli Usa per considerarlo americano.
Le sue scelte preoccupano non poco i suoi vicini, come il Canada, che temono un crollo dell’export, sebbene Biden debba rispettare gli obblighi presi nell’ambito della World Trade Organization, come l’Agreement om Government Procurement, secondo cui i firmatari devono restare aperti alle forniture straniere.
Come racconta La Stampa, l’ordine di Biden è comunque un chiaro messaggio alla rivale Pechino, che ha superato la nazione a stelle e strisce per capacità di attirare investimenti stranieri.
