Attualità e politica

Uccide la moglie ma viene assolto perché in preda ad un delirio di gelosia

Antonio Gozzini ha ucciso la moglie un anno fa, la 62enne Cristina Maioli, insegnante di scuola superiore. L’ha stordita nel sonno e poi accoltellata e poi ha tentato di suicidarsi. La Corte d’Assise di Brescia lo ha assolto in quanto incapace di intendere e di volere e in preda ad un “delirio di gelosia”.

La pm ha già annunciato il ricorso, per lei l’uomo ha ucciso la moglie perché lo voleva ricoverare per depressione. L’uomo è in carcere ma verrà spostato in una Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza.

Come racconta Repubblica, l’assoluzione ha provocato molte reazioni, a partire dalla responsabile per i diritti del Pd Monica Cirinnà che ha affermato: “Un marito in preda alla gelosia può uccidere la moglie senza essere condannato all’ergastolo”, o la senatrice dem Valeria Valente che promette di fare ulteriori approfondimenti sul caso.

In rivolta anche tutti i centri anti violenza e le associazioni.

Redazione

 

 

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