Economia

La Loggia teme i 6 milioni di tagli del governo Meloni, bilancio previsionale in utile grazie ad A2A

Sul bilancio previsionale 2024-2026 del comune di Brescia incombe il taglio dei trasferimenti statali. I 148,9 milioni di entrate extratributarie e i 148,5 milioni di tributi paiono sufficienti a domare le spese correnti di 342,8 milioni. E anche tutte le criticità economiche causate dalla dinamica inflattiva, dal mancato finanziamento al fondo contro il caro bollette, dall’azzeramento dei trasferimenti per la capitale della cultura e quelli dell’emergenza Ucraina. I grattacapi sembrerebbero altri: il «piatto» dei trasferimenti statali piange, il comune prevede 39,7 milioni di euro, una riduzione di 6,2 milioni rispetto al 2023. Ma le già basse aspettative potrebbero apparire ottimistiche quando il parlamento approverà la legge di bilancio. (Il Corriere)

«Il bilancio è la nostra certezza sino ad oggi. In Anci c’è grande preoccupazione, i tagli nazionali ricadono sui comuni» così ha affermato il sindaco Laura Castelletti. Il coraggio con cui la Loggia definisce il proprio bilancio di previsione 2024-2026 è «concreto, ambizioso e prudente» e potrebbe mutare la propria convinzione a causa delle scelte dell’Esecutivo. «Nella bozza di governo si parla di un taglio da 200 milioni di euro, da ripartire su tutti i comuni italiani. Non abbiamo ancora individuato un capitolo su cui spesare il taglio — rivela l’assessore al bilancio, Marco Garza —. Lo valuteremo quando scopriremo l’entità, non penalizzeremo i servizi, useremo l’avanzo e anche a rendiconto se si liberassero risorse, viceversa rimoduleremo la spesa in modo efficace».

Se in qualche modo il sindaco e la sua squadra sono convinti di superare il prossimo anno, il cartello di pericolo potrebbe essere esposto in un futuro prossimo. «Abbiamo un bilancio solido ma non abbiamo certezza delle risorse nel lungo termine, forse nel 2025 dovremo ragionare in modo diverso» aggiunge Castelletti. Le certezze granitiche arrivano da A2A con i 70,8 milioni di euro previsti. Come ha precisato il sindaco «Senza i dividendi di A2A, il comune non potrebbe fronteggiare le spese, è talmente evidente. Per fortuna, abbiamo la possibilità di prevedere un’entrata di questa entità anche nei prossimi anni». La partecipata costituisce un bel mattoncino dei redditi da capitale (complessivamente 76,6 milioni di euro) e consente alle entrate extratributarie (148,9 milioni di euro in totale) di superare nuovamente quelle tributarie (148,5 milioni).

Redazione

 

 

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