Internazionale

Il premier Netanyahu ha confermato ieri la sua innocenza davanti ai giudici

Si è tenuta ieri, nel giro di quattro ore, l’udienza preliminare della fase probatoria del processo contro Benjamin Netanyahu. Il premier israeliano ha partecipato nel rispetto delle normative, con mascherina e gel disinfettante. Nessuna indicazione per il calendario delle sedute, che in vista delle elezioni del 23 marzo, potrebbe essere di cruciale importanza.

Sono stati affrontati il caso 2000, che riguarda la trattativa, mai concretizzata, tra Netanyahu e l’editore del quotidiano Yedioth Ahronoth, Arnon Mozes, per una copertura mediatica a lui favorevole. Il caso 4000, invece, riguarda i rapporti con i coniugi Elovitch, proprietari del sito di informazione Walla e coimputati di corruzione sempre per un trattamento privilegiato. Non è invece stato viscerato il caso 1000 in cui il primo ministro è accusato di aver accettato in modo illecito regali per un valore di 200 mila dollari dal magnate del cinema israeliano Arnon Milchan e dal milionario australiano James Packer.

Come racconta La Stampa, Netanyahu ha negato tutte le accuse di corruzione, frode e abuso di potere. Con il permesso della corte, è poi andato via e in serata ha preso parte ad una conferenza stampa con il premier greco e ha dichiarato: “Penso che tutti sappiano che i casi contro di me sono fabbricati. Adesso appare che non lo sono fino in fondo, mancano elementi, anche dal punto di vista della pubblica accusa”.

Redazione

 

 

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