Internazionale

Usa: attacco al Congresso durante la certificazione della vittoria di Biden

Una pagina nera per la storia degli Stati Uniti d’America. Ieri si è consumato il primo tentativo di colpo di stato in 240 anni di storia. La giornata era cruciale per l’elezione dei due seggi in Senato della Georgia, assegnati dopo anni ai democratici, e per la ratifica dell’elezione di Joe Biden.

Mentre a Capitol Hill i parlamentari stavano vagliando i voti dei 50 stati a favore del neo eletto presidente, centinaia di manifestanti pro Trump hanno fatto irruzione. Le immagini sono sconvolgenti e rimarranno nella storia: da un protestante che si arrampica sulle colonne ad un altro sulla poltrona del presidente di Capitol Hill o ancora chi poggia i piedi sulla scrivania dello studio di Nancy Pelosi.

Il vice presidente Pence è riuscito a lasciare l’edificio mentre gli altri parlamentari sono stati messi al riparo negli uffici. Ad aizzare la folla è stato lo stesso presidente uscente che aveva tenuto un discorso di un’ora indicando i nomi di chi secondo lui aveva corrotto le elezioni.

Dopo le sommosse, è sempre il tycoon a cercare di placare i suoi sostenitori tramite Twitter. Nonostante ribadisca che le elezioni gli siano state rubate, chiede ai suoi di go home in peace, di andare a casa ed essere pacifici.

La polizia ha cercato di contenere l’assalto, ma i rinforzi sono arrivati troppo tardi. La sindaca di Washington Bowser ha schierato 110 unità della Guardia Nazionale ma solo nel pomeriggio il Segretario alla Difesa ad interim ha inviato altri 1100 militari. Finalmente in serata i poliziotti hanno ripreso possesso del Parlamento e nella notte il Congresso ha continuato con la ratifica del voto, dopo una delle giornate più tristi della storia americana.

Redazione

 

 

Articoli Correlati

Lascia un commento

Back to top button
Do NOT follow this link or you will be banned from the site!