La Cina imporrà dazi aggiuntivi del 55% su alcune importazioni di carne bovina. Lo ha annunciato il ministero del Commercio (Mofcom), precisando che le misure resteranno in vigore per tre anni, dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2028. Secondo il Mofcom, un’indagine avviata il 27 dicembre 2024 ha accertato un aumento delle importazioni, gravi danni all’industria nazionale e un nesso causale tra i due fattori. Su raccomandazione del ministero, la Commissione tariffaria del Consiglio di Stato ha quindi deciso di applicare un dazio aggiuntivo del 55% sulle importazioni di carne bovina che superano le quantità stabilite, in aggiunta alle tariffe attualmente in vigore. (Tgcom 24)
Per le importazioni entro i limiti fissati continueranno ad applicarsi le tariffe ordinarie. Le quote non utilizzate non potranno essere trasferite all’anno successivo. Una volta superata la soglia prevista, dal terzo giorno scatterà automaticamente il dazio supplementare del 55%. Durante l’attuazione delle misure saranno sospese le clausole di salvaguardia sulla carne bovina previste dall’accordo di libero scambio tra Cina e Australia.
Sono, inoltre, escluse le importazioni provenienti da Paesi o regioni in via di sviluppo con una quota inferiore al 3%, purché il totale non superi il 9%. Tali esclusioni potranno essere revocate se le soglie verranno superate negli anni successivi. Un portavoce del Mofcom ha chiarito che l’obiettivo delle misure è sostenere temporaneamente il settore nazionale e non limitare il normale commercio. “Il mercato cinese resta aperto e vi sono ampi margini di cooperazione con i partner commerciali” ha aggiunto.





