Il Veneto si conferma anche nel 2025 la prima regione turistica d’Italia per presenze: è quanto emerge dall’analisi di Federalberghi Veneto sui dati del periodo 1° gennaio – 15 dicembre 2025, a confronto con il 2024. Con un +4% crescita del tasso di occupazione annuo la montagna guida la crescita del turismo veneto nel 2025. Per le città d’Arte è di 73,7% il tasso di occupazione annua complessiva: si conferma il più alto tasso medio di occupazione tra i vari comprensori. (Sole 24 Ore)
Il lago vale il 20% del movimento turistico totale veneto, in forte crescita con un 72,8% di tasso di occupazione complessiva, tra i più alti in assoluto. Le terme segnalano un 86,4% di tasso di occupazione a Capodanno (il dato più elevato), con un 72,2% di tasso di occupazione annua complessiva nel comprensorio Terme. Infine, il mare, con un 70,6% di tasso di occupazione annua a consolidare la propria tenuta. Il mare, sebbene con numeri assoluti minori rispetto alle strutture ricettive aperte delle Città d’Arte e della montagna, è la destinazione che dal punto di vista delle occupazioni camere cresce di più nei giorni Natale e Capodanno: è il segnale della destagionalizzazione in atto.
Il dato più rilevante non è soltanto quantitativo, segnala l’associazione. I numeri raccontano la crescita di un movimento turistico maturo, che oggi più che mai è chiamato a guardare al futuro in modo unitario, consapevole e strategico.
Il quadro complessivo – segnala il report – restituisce l’immagine di un sistema ricettivo solido e in equilibrio, capace di crescere senza strappi e di adattarsi alle trasformazioni della domanda. Mare, lago, città d’arte e montagna registrano andamenti complessivamente in linea con lo scorso anno, con quest’ultima che segna la crescita più significativa. Le terme attraversano una fase di assestamento che va letta non come arretramento, ma come passaggio verso una nuova stagione di sviluppo, sostenuta dagli importanti investimenti strutturali in corso.
«Il Veneto è oggi il primo sistema turistico d’Italia non solo per volumi, ma per capacità di organizzazione e visione», afferma Massimiliano Schiavon, presidente di Federalberghi Veneto e di ConfTurismo Veneto. «Questo primato non è casuale: è il risultato di anni di lavoro, di programmazione e di una crescente consapevolezza che il turismo non è più un fenomeno spontaneo, ma un settore che va studiato, governato e accompagnato».





