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Francia, stop sussidi per stufe a gas e spinta alle rinnovabili per ridurre la dipendenza dalla Russia

La Francia porrà fine ai sussidi governativi per l’installazione di nuovi riscaldatori a gas residenziali e aumenterà il sostegno al riscaldamento delle energie rinnovabili nel tentativo di ridurre ulteriormente la dipendenza dalle esportazioni russe di combustibili fossili.

Lo ha dichiarato nei giorni scorsi ministro dell’Ambiente francese, nell’ambito di un “piano di resilienza” volto ad aiutare le famiglie e le aziende nel far fronte alle ricadute economiche dell’invasione russa dell’Ucraina.

Secondo Reuters, infatti, la Francia vuole porre fine alle sue importazioni di gas e petrolio russi entro il 2027. Per ridurre la domanda, la Francia riformerà il suo regime di sovvenzioni “MaPrimeRenov” per accelerare la sostituzione dei riscaldatori alimentati a combustibili fossili con riscaldamento rinnovabile come pompe di calore e riscaldatori a biomassa, compresi i sistemi ibridi.

Infatti, dal prossimo 15 aprile, fino a fine 2022, aumenteranno di mille euro il sussidio per il riscaldamento residenziale “virtuoso” e cancellerà i sussidi per le nuove installazioni di stufe a gas.

Il ministro dell’ambiente Barbara Pompili ha affermato: “A lungo termine, vogliamo liberarci dall’energia fossile russa e dall’energia fossile in generale. Il mercato delle pompe di calore è cresciuto rapidamente in tutta Europa negli ultimi anni e per non incoraggiare più le persone a rimanere dipendenti dal gas, il supporto per le nuove installazioni di stufe a gas verrà interrotto”.

Attraverso la sua agenzia statale per l’ambiente e l’energia ADEME, la Francia fornirà anche 150 milioni di euro di nuovo sostegno per aiutare le aziende e i comuni a passare al riscaldamento rinnovabile, in particolare passando dalle reti di riscaldamento alla biomassa.

Redazione

 

 

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