Saipem accelera verso la transizione energetica di cui è sempre più uno degli attori protagonisti. Guidata da Francesco Caio, negli ultimi mesi ha fatto acquisizioni importanti e firmato accordi strategici.
Come racconta Repubblica, a inizio giugno il Gruppo ha annunciato di aver rilevato Naval Energies, società francese specializzata nell’eolico flottante. Con il floating, le pale non vengono installate su piloni a poche miglia dalla costa dove i fondali sono più bassi, ma sono disposte più a largo, dove il vento è più forte. Oltretutto questa tecnologia è ancora più interessante considerando che nel Mediterraneo il vento non è così intenso come quello del Mare del Nord.
Inoltre, grazie a Naval Energies, Saipem è entrata nel mercato delle rinnovabili francesi, e dal 2022 entrerà in servizio il progetto di eolico flottante al largo di Groix Belle-ile, in Bretagna.
Un ulteriore successo è stato raggiunto la settimana scorsa, quando nel decreto “Fondone” sono stati stanziati 70 milioni che serviranno ad avviare il progetto Agnes di Saipem insieme a Quintex per la riconversione delle piattaforme petrolifere al largo di Ravenna in impianti eolici flottanti e fotovoltaici.
Nelle ultime due settimane, il gruppo di Caio ha poi firmato un nuovo contratto ad Abu Dhabi da 550 milioni, per l’esplorazione di sei nuovi pozzi nel Mare del Nord. Non è finita qui: a Saipem è stata assegnata la commessa da Petrobras da 1,3 miliardi in Brasile per i giacimenti off shore nell’Atlantico profondo.
