Il colosso energetico italiano Eni ha ufficialmente ricevuto l’aggiudicazione ed è passato alla firma del contratto di esplorazione per il giacimento di gas Reggane 2, situato nel sud-ovest dell’Algeria.
Il campo era stato assegnato lo scorso giugno al gruppo di San Donato Milanese, in partnership con la tailandese Pttep, al termine della prima gara internazionale lanciata dal Paese nordafricano dal 2014. (Ansa)
La cerimonia della firma si è svolta presso la sede centrale di Sonatrach ad Algeri, alla presenza del direttore generale di Eni Algeria Giorgio Vicini, del ministro algerino dell’Energia Mohamed Arkab e dell’amministratore delegato della compagnia statale algerina Rachid Hachichi. L’Ansa lo ha constatato sul posto.
Per l’occasione, Giorgio Vicini, direttore generale di Eni Algeria, ha dichiarato all’ANSA: “Siamo contenti di aver firmato questo accordo, che rafforza ulteriormente la partnership con Sonatrach nel Paese e ci congratuliamo con il Ministero, l’Agenzia Alnaft e con Sonatrach per la professionalità di questo lavoro e di questo Bid Round”.
Secondo un documento reso noto dall’Agenzia nazionale per la valorizzazione delle risorse degli idrocarburi Alnaft, il contratto, di tipo “production sharing” copre una superficie di 40.827 chilometri quadrati e riguarda riserve certe pari a 65 miliardi di metri cubi, con risorse stimate e potenziali che raggiungono i 143 miliardi di metri cubi.
Sulla base del documento presentato da Alnaft, l’investimento previsto per la sola fase esplorativa è di 32 milioni di dollari. Il contratto prevede inoltre l’obbligo di presentare un programma di sviluppo del giacimento con almeno cinque scoperte tra il terzo e il quarto anno di esplorazione.