Inizia a prendere forma una delle novità annunciate nel nuovo piano strategico di Enel. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, il gruppo guidato dall’ad Flavio Cattaneo ha dato il via libera a Enel Power Connection Italy, embrione della futura newco che si occuperà di mettere insieme asset rimasti fuori dalle reti di distribuzione e trasmissione nazionale per valorizzarli e connetterli agli impianti di produzione. “C’è un valore nascosto negli asset di connessione”, aveva anticipato Cattaneo a novembre 2024, durante la presentazione del piano 2025-27, accennando all’intenzione di creare una società dedicata. Sulla carta, la nuova rete di connessioni è presentata come un veicolo in grado di sbloccare un nuovo valore dalle infrastrutture di connessione, guardando anche ai data center. Enel Power Connection Italy risulta costituita il 31 marzo 2025 ed è interamente controllata da Enel Italia. (Milano Finanza)
La newco ha un raggio d’azione piuttosto ampio. Come si legge nell’oggetto sociale esposto nello statuto, “anche effettuare tramite l’assunzione e la gestione di partecipazioni in altre società o imprese, in Italia e/o all’estero”, la società si occuperà di “progettazione, realizzazione, sviluppo, acquisizione, esercizio, manutenzione di stazioni elettriche e linee di trasmissione elettrica e di dati, inclusi impianti e apparecchiature, sistemi di misura, di diagnostica e di rete gestione e relativi dispositivi, non facenti parte della di distribuzione e/o di trasmissione nazionale riservata ai rispettivi gestori, funzionali alla connessione di impianti di produzione di energia elettrica e/o di utenze elettriche alla rete di trasmissione o di distribuzione”. Di fatto si tratta di mettere insieme asset, anche privati, che potrebbero essere regolamentati come avviene per la rete, quindi con una propria Rab. Il modello di business sembrerebbe richiamare a grandi linee quello delle torri telco, le infrastrutture per le telecomunicazioni remunerate con un canone, attraverso contratti a lungo termine da parte degli operatori che le utilizzano. Enel Power Connection Italy potrà anche fare ricerca ed elaborare studi per sviluppare nuove soluzioni nel settore. Rientrano nell’oggetto sociale, infatti, l’acquisizione e la gestione di partecipazioni e la possibilità di compiere tutto quel ventaglio di operazioni mobiliari, immobiliari, commerciali, industriali e finanziarie coerenti con le sue attività. La società appena costituita al momento è poco più di una scatola vuota, con un capitale modesto.
Ma se effettivamente Enel Power Connection Italy si evolverà nella newco delineata nel piano e aprirà un partner di settore (possibilmente ex municipalizzate come indicato da Cattaneo), potrebbe sbloccare un valore fino a un miliardo di euro.