Un mese, quello di maggio, in frenata per il mercato italiano delle auto, con le immatricolazioni a quota 139.581, in calo del 6,6% rispetto a maggio dell’anno scorso. Il consuntivo dei primi cinque mesi registra una lieve crescita rispetto al 2023, pari al 3,4%, sebbene le immatricolazioni scontino un gap di circa 20 punti percentuali rispetto al 2019, anno precedente al Covid. L’andamento del mercato è stato influenzato negativamente dall’ “effetto attesa” rispetto ai nuovi incentivi, diventati operativi dal 3 giugno. (Sole 24 Ore)
Stupisce favorevolmente, sostiene Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, l’alta quota di prenotazioni degli aiuti per le auto elettriche registrata già nelle prime ore. «Stupisce anche la relativa modestia della quota di prenotazioni per le auto endotermiche con emissioni non superiori a 135 grammi al chilometro di CO2, vetture queste per le quali in passato gli stanziamenti per gli incentivi si esaurivano in pochissimo tempo».
In casa Stellantis segnano il passo i due principali brand, Fiat (-11,8) e Peugeot (-38,5%) mentre tiene il terreno positivo, sebbene di appena tre punti e mezzo, Volkswagen, insieme ad Audi (-5,9%). Renault cresce del 20% nel mese e del 6,5% da inizio anno. Continua la crescita dei cinesi di MG ma le immatricolazioni segnalano una battuta d’arresto per DR e per Lynk&Co. Bmw vede volumi in crescita del 20% mentre Tesla perde un terzo delle immatricolazioni nel mese, un quarto da inizio anno rispetto al 2023.
Occhi puntati dunque sull’andamento del mercato e sulle prestazioni del comparto full electric, fermo in Italia ad una quota compresa tra il 3 e il 4%, un terzo rispetto alla media europea. Per quanto riguarda l’andamento dei prossimi mesi, dall’inchiesta congiunturale mensile sui concessionari condotta dal Centro Studi Promotor emerge che un concessionario su due si aspetta vendite in aumento, il 39% parla di stabilità e il 13% ha previsioni negative.
