Economia

Istat: commercio estero, ad aprile cala export extra Ue, forte crescita import

Gli acquisti da quasi tutti i principali paesi partner extra Ue27 sono in calo su base annua: per effetto delle sanzioni sono le importazioni dalla Russia a registrare la contrazione tendenziale più ampia. (Sole 24 Ore)

Andamento divergente ad aprile per il commercio estero extra Ue: infatti secondo i dati Istat, l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27 vede – rispetto a marzo – una diminuzione per le esportazioni (-2,1%) e un marcato aumento per le importazioni (+13,9%). Su base annua ad aprile 2023, l’export flette del 5,1% (da +6,8% di marzo). A esclusione dei beni strumentali (+10,7%), la riduzione riguarda tutti i raggruppamenti ed è più ampia per energia (-38,5%). Calo anche più forte per l’import che registra una flessione tendenziale del 19,5%, determinata dalla contrazione degli acquisti di energia (-37,3%), beni intermedi (-12,9%) e beni di consumo non durevoli (-8,9%).

La diminuzione su base mensile dell’export – continua l’Istat – è spiegata dalla riduzione delle vendite di beni di consumo durevoli (-7,8%) e non durevoli (-7,6%) e di beni intermedi (-7,2%); mentre aumentano le esportazioni di beni strumentali (+7,5%) ed energia (+4,7%).

Dal lato dell’import, si rilevano aumenti congiunturali per tutti i raggruppamenti. Nel trimestre febbraio-aprile 2023, rispetto al trimestre precedente, l’export diminuisce del 2,6%, per effetto in particolare delle minori vendite di beni intermedi (-6,2%) e beni strumentali (-3,8%). Nello stesso periodo, l’import segna una riduzione congiunturale (-13,4%), generalizzata e più marcata per energia (-25,6%). Quanto alle destinazioni degli scambi, l’export verso Regno Unito (-15,1%), paesi OPEC (-8,1%), paesi ASEAN (-6,3%) e Cina (-2,4%) è in diminuzione in termini tendenziali; aumentano, invece, le vendite verso Turchia (+8,5%), Giappone (+6,7%) e Stati Uniti (+6,6%).

Gli acquisti da quasi tutti i principali paesi partner extra Ue27 sono in calo su base annua: per effetto delle sanzioni sono le importazioni dalla Russia a registrare la contrazione tendenziale più ampia (-85,2%). Commentando i dati, l’Istat evidenzia come l’export verso i paesi extra Ue27 segna ad aprile, per il secondo mese consecutivo, una diminuzione su base mentre l’import interrompe la dinamica congiunturale negativa in atto da settembre scorso. Inoltre dopo oltre due anni di crescita, per la prima volta l’export segna una flessione su base annua, con cali diffusi a tutti i raggruppamenti, a esclusione di quello dei beni strumentali. L’import si conferma in flessione in termini tendenziali per il quarto mese consecutivo; la flessione resta geograficamente diffusa ed è quasi totalmente spiegata dalla contrazione degli acquisti di energia e beni intermedi.

Redazione

 

 

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