Il ministro per gli Affari europei e il Pnrr, Raffaele Fitto, spiega che sul punto più complesso e controverso dei 55 target e milestones di fine anno il governo cercherà fin dove possibile una mediazione con la Conferenza unificata e con le forze politiche di maggioranza. Dunque, il governo andrà avanti sui nuovi paletti messi agli affidamenti diretti in house, in particolare per i trasporti pubblici locali, perché su quel punto c’è una richiesta avanzata esplicitamente dal Pnrr e dalla commissione Ue, riporta il Sole 24Ore.
La giornata di ieri ha portato elementi di chiarezza sul cammino che il governo intende intraprendere nei prossimi 40 giorni sul Pnrr. Vi è stata la richiesta di alleggerire i paletti all’in house: in particolare per non pregiudicare le indicazioni della delega ed il raggiungimento della milestone del Pnrr. Dunque, la mina del trasporto locale è così disinnescata, riporta il Sole 24Ore.
Se la cabina di regia che si terrà la prossima settimana dovesse evidenziare criticità di difficile soluzione su qualcuno dei 55 obiettivi, il decreto legge Pnrr sarebbe varato subito e all’interno sarebbero inserite le norme capaci di sbloccare questa impasse. Non è, però, ancora chiaro come si farebbe a dare stabilità a queste norme entro fine anno perché la commissione Ue non accetta come principio norme ancora da convertire alla base del raggiungimento degli obiettivi previsti dal Pnrr. Tuttavia, se questa esigenza di accelerazione sugli obiettivi di fine anno non dovesse emergere, Fitto rinvierebbe questo decreto legge a gennaio e lì ci starebbero le norme per ridefinire la governance del Pnrr e probabilmente un accentramento delle strutture tecniche alla presidenza del Consiglio.
