Attualità e politicaEconomia

Tavares (Stellantis): “L’Ue difenda i costruttori dall’assalto di Pechino”

In Europa si fanno “politiche che stanno uccidendo il futuro della mobilità”: questo l’avvertimento lanciato da Carlos Tavares, in occasione del Salone dell’Auto di Parigi. Il numero uno di Stellantis si appella ai capi di Stato e di governo dell’Unione europea affinché reagiscano uniti dinanzi alla concorrenza di grandi competitor internazionali, soprattutto della Cina.

Rivolgendosi ai giornalisti al Salone di Parigi il ceo di Stellantis ha messo in guardia sulla perdita di peso del mercato automobilistico del vecchio continente ed ha invocato pari regole per la Cina. “Il mercato europeo si sta restringendo”, avverte, schierandosi in difesa della “libertà di movimento” dei cittadini Ue.

Tavares fa riferimento alle classi medie sempre più in difficoltà per dotarsi di nuovi modelli ibridi o elettrici, ma anche alle nuove normative Euro 7, giudicate troppo stringenti e difficili da rispettare, “sono inutili” e “vanno cancellate, ha detto.

Rispondendo poi a una domanda sull’Italia, Tavares garantisce che per ogni stabilimento del gruppo, sia esso italiano od europeo, “siamo alla ricerca della soluzione migliore”. Da parte di Stellantis, ha precisato, esiste “una strategia” per ogni sito produttivo, come quella sull’economia circolare presentata di recente per Mirafiori.

“La situazione italiana – afferma Tavares – è simile a quella francese ma non siamo maghi. Se l’Unione europea non trova soluzioni e continua a restringere il mercato succederanno cose brutte”. Ora “bisogna garantire alla classe media libertà di movimento e poter acquistare auto nuove. Vanno ridotti i costi dell’elettrico”, ha avvertito, invocando pari condizioni per europei e cinesi.

Per Tavares, non c’è “alcun motivo” che faciliti l’accesso del Dragone al mercato Ue senza ottenere in cambio il contrario. “Serve reciprocità”, ha ammonito, aggiungendo che i costruttori cinesi sono “benvenuti in Europa” a condizione che quelli europei possano accedere alle stesse condizioni al mercato cinese.

Redazione

 

 

Articoli Correlati

Lascia un commento

Back to top button
Do NOT follow this link or you will be banned from the site!