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Sessant’anni di Costa Smeralda: tra mito e rinnovamento

Quest’anno la Costa Smeralda compie 60 anni. Per celebrare l’anniversario, organizzati una una serie di eventi – ancora top secret –  a partire da maggio per tutta l’estate.

Tuttavia, la situazione internazionale, tra gli strascichi della pandemia e la guerra in Ucraina, sta avendo gravi ripercussioni sul turismo sardo. A spiegare la situazione ai microfoni di Ansa, il presidente del Consorzio della Costa Smeralda, l’avvocato Renzo Persico.

“I mercati ex Unione Sovietica hanno un certo peso nell’economia turistica della Costa Smeralda. Ci saranno delle ricadute, ma è bene sottolineare una segmentazione geografica molto diversificata dela Costa Smeralda, che ci permette di mitigare l’impatto di singoli mercati geografici in flessione e di conseguire una buona performance complessiva“.

Il Consorzio Costa Smeralda, nato il 12 marzo 1962, oggi ha il proprio asset nella Smeralda Holding, società italiana controllata dal fondo sovrano Qatar Investment Authority.

Secondo Persico: “Il principe Aga Khan è stato e sarà sempre colui che ha dato vita a un sogno, creando un intramontabile mito turistico. Ma a chi oggi continua a perpetuare quell’intuizione va altrettanto merito per aver saputo conservare e migliorare una destinazione turistica che è riuscita a essere un riferimento competitivo di pari passo con l’evoluzione delle esigenze del turismo di lusso internazionale”.

Ad oggi, sostenibilità e ambiente sono le parole chiave della nuova Costa Smeralda: “Il Consorzio mantiene sane e pulite 22 spiagge su un tratto di 55 chilometri di coste ottenendo i massimi punteggi nei criteri di qualità delle acque di balneazione e del servizio offerto”, commenta Persico.

E conclude: “Ogni nostro progetto punta e punterà a preservare nel tempo questo territorio e a creare valore”.

Redazione

 

 

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