Internazionale

Un documento per evitare il declino dell’Europa

Le regole dell’Unione europea non sono più sufficienti per affrontare la seconda fase della globalizzazione e le crisi che il mondo attraversa. Così Il Mulino, tramite la sua associazione, ha stilato un documento nel tentativo di fornire un contributo alla Conferenza per il futuro dell’Europa, che terminerà i suoi lavori nella prossima primavera, volto ad adeguarne governance e mission. Perché il sistema attuale, dice il documento, ha presentato “modelli che alla fine hanno favorito le economie più forti, imponendo una logica dell’austerità di corto respiro”. 

Sugli obiettivi del Mulino, scrive Repubblica, si sono confrontati ieri Giuliano Amato, Romano Prodi, Chiara Saraceno e Paola Severino, con riflessioni quasi unanimi: l’Europa deve riformarsi se non vuole arrendersi ad un inevitabile declino. Può farlo cambiando prospettiva, difendendo in primo luogo gli interessi nazionali di breve periodo invece di coltivare una visione comunitaria di lungo periodo.

Nel documento si sottolinea l’esigenza di una nuova “dimensione sociale” che individui un welfare comune, l’obbligo di costruire una “identità europea” sulla transizione ecologica, un’Unione della Salute e un’autonomia di difesa e sicurezza. Un progetto che consiste nel trasferire sempre più competenze agli Stati.

Redazione

 

 

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