EconomiaLE TASCHE DEGLI ITALIANI

Con il Covid prospera il ‘welfare mafioso di prossimità’. Allarme usura

Il Covid-19 porta con sé tantissime ripercussioni sulla vita delle persone. Al primo posto salute ed economia. In quest’ultimo campo, i lavoratori hanno visto drastici cali di fatturato, sono andati in cassa integrazione, non percependo stipendio per molti mesi, o hanno proprio perso il posto di lavoro.

Tra tutte le conseguenze che ne derivano, ce n’è una, fra le altre, che allarma: l’usura. L’alert è stato evidenziato dall’allora Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, Anna Paola Porzio. Nella Relazione annuale 2020 si evince una pericolosa diffusione del “welfare mafioso di prossimità”, ovvero quel sistema di sostegno e aiuti illegali alle famiglie e agli esercenti in difficoltà. Il Coronavirus è stata una occasione per i mafiosi che si sono approcciati ai gestori in crisi, dando ingenti quantità di denaro, ma richiedendo poi interessi altissimi.

Il Comitato di solidarietà per le vittime dell’estorsione e dell’usura è stato convocato 33 volte fino al 30 settembre. Fino a circa una settimana prima (24 settembre) sono state trattate 1584 vicende. Apparentemente i numeri sembrano diminuire, ma non è così. L’usura si addentra nel territorio, in modo silenzioso. Accanto al tradizionale ruolo dello strozzino, dietro di lui c’è una vera e propria struttura radicata.

Ultimamente sta prendendo piede l’usura dei colletti bianchi. Si avvale di professionisti o lavoratori dell’ambito del credito legale, come commercialisti, avvocati, notai.

Nella Relazione del 2020, viene evidenziato come la normativa, che prevede mutui rateizzabili e senza interessi alle vittime di usura, non è più sufficiente. Quando una persona ricorre al cosiddetto strozzino è già in una situazione di evidente disperazione. Che le misure in vigore non siano sufficienti lo dimostra il fatto che le somme restituite al Fondo sono circa il 20% degli importi erogati.  

Il Commissario Straordinario nella sua relazione mostra un nuovo pacchetto normativo che prevede un contributo a fondo perduto con una figura esperta per assistere l’imprenditore nel ritirare su la propria azienda.

La crisi economica che stiamo vivendo favorisce il ricorso a sistemi di finanziamento alternativi e illegali e si fa sempre più necessaria la regolamentazione e la presenza dello Stato.

Redazione

 

 

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