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Fs punta su accessibilità diffusa e riqualificazione green

Stiamo ripensando il nostro modello di business per adattarlo al presente e al futuro. Un sistema intermodale della mobilità è fondamentale per garantire il collegamento dei grandi centri urbani con quelli minori, investendo sulle infrastrutture sostenibili e sulla riconversione di quelle in disuso. Stiamo sviluppando la nostra piattaforma digitale, integrando le modalità di trasporto con la filiera del turismo”, così l’ad di Fs Italiane Gianfranco Battisti ha riassunto le direttrici su cui l’azienda sta facendo leva.

L’impresa leader del trasporto ferroviario in Italia mira a creare sempre più collegamenti dall’Europa all’Italia, unendo le metropoli, ma anche i piccoli borghi. Vuole essere un driver per la connettività e la sicurezza. Con i suoi 1800 cantieri attivi, che, come racconta il Corriere della Sera, non si sono mai fermati durante la pandemia, sta ripensando il suo portafoglio per renderlo accessibile a tutti, privilegiando anche i piccoli centri urbani e pensando ad una riconversione ecologica della flotta.

Gli investimenti infrastrutturali di Fs attraversano tutta l’Italia. Per il sud sono stati stanziati nel piano industriale 2019-2023 16 miliardi. Al nord l’investimento più corposo è quello per il Terzo Valico dei Giovi che collegherà Genova fino a Rotterdam, linea chiave per il trasporto delle merci. Attraverserà tanti altri paesi come Svizzera, Germania, Belgio e Paesi Bassi e connetterà il Mediterraneo con il Mare del Nord. Verrà potenziata la linea Milano Genova, con 53 nuovi chilometri, di cui 37 in galleria, che collegherà le due città in poco più di un’ora. Si tratta dell’investimento più grande di Fs, pari a 6,7 miliardi e un punto del Pil del territorio.

Un altro cospicuo progetto è quello del prolungamento dell’alta velocità da Brescia a Verona (stanziati 3,4 miliardi), che costituirà un tassello del Core Corridor Mediterraneo che collegherà i porti del sud della Penisola iberica con il confine ucraino, attraversando il sud della Francia, l’Italia settentrionale e la Slovenia.

Nel Mezzogiorno si prevede di completare nel 2026 la linea ad alta capacità Bari-Foggia-Napoli che metterà in collegamento le due regioni e le due città di Bari e Napoli in un paio di ore. Per la Sicilia sono stati stanziati 9,3 miliardi per la velocizzazione fino a 250 chilometri all’ora della linea Messina-Catania-Palermo.

Fs ha pensato anche alla riqualificazione di alcuni punti nevralgici del trasporto ferroviario italiano, come la stazione di Roma Termini e Roma Tiburtina e gli ex scali ferroviari di Milano, da Lambrate a Farini.

Altro focus dell’azienda è quello della sostenibilità. Fs ha sottoscritto con Snam un memorandum of understanding per valutare la fattibilità tecnico-economica di trasporti ferroviari a idrogeno.

Redazione

 

 

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