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La svolta sull’elettrico dell’automotive, ma non tutti i player sono convinti

Molti protagonisti dell’automotive mondiale si stanno aprendo ad una svolta green e stanno puntando sull’elettrico per un’auto, oltre che elettrica, connessa, digitale e autonoma.

Come racconta La Stampa, tra questi c’è Ford che ha annunciato ieri la sua rivoluzione verde, con cui prevede di vendere in Europa e Gran Bretagna entro il 2030 esclusivamente auto elettriche. Entro il 2026 tutte le vetture saranno dotate dell’opzione elettrica o ibrida. Investirà 22 miliardi di dollari a livello globale per la tecnologia elettrica entro il 2025. Tra i suoi piani, inoltre, 1 miliardo per l’impianto di assemblaggio di veicoli a Colonia in Germania che diventerà il Ford Cologne Electrification Center.

Jaguar Land Rover ha reso noto che il suo marchio di lusso Jaguar diventerà completamente elettrico dal 2025, con l’obiettivo di essere neutrale nelle emissioni di carbonio entro il 2039. Lo stabilimento inglese di Solihull ospiterà la prima piattaforma 100% elettrica di Jaguar. L’azienda ambisce ad avere entro la fine del decennio tutti i modelli, sia Jaguar che Land Rover, al 100% elettrici.

Volkswagen ha investito 70 miliardi di euro sul Bev (Battery electric vehicle), ovvero l’auto elettrica.

Altri player del settore guardano, invece, con più cautela alla svolta green. Tra questi, Akyo Toyoda, leader di Toyota, che ritiene che l’auto elettrica sia troppo costosa e soprattutto che anche questa sia indirettamente inquinante: l’energia che sfrutta proviene da centrali che inquinano.

Stellantis sembra più cauta: da un lato punta al full electric, dall’altro è al lavoro anche su modelli a combustione interna, sia a benzina che diesel, puntando molto sull’ibrido.

Redazione

 

 

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