Attualità e politica

Sgarbi: ‘Sono la primavera di Roma. Col vaccino arriverò anche io. Il Governo? La smetta con la caccia al contagiato’

Vittorio Sgarbi, in esclusiva a LaChirico.it, apre le porte della sua casa romana, con una torcia racconta vita morte e miracoli di dipinti e sculture, e poi declina lo Sgarbi-pensiero sul rischio di sacrificare la libertà sull’altare della sanità ai tempi del Covid.

Annalisa Chirico insieme a Vittorio Sgarbi nella casa romana del Sindaco di Sutri

La “corsa al contagiato” non convince Vittorio Sgarbi. “L’epidemia si diffonde, più tamponi fai, più contagiati trovi. Perché andare a cercare qualcosa che sai già che c’è – afferma nell’intervista a LaChirico.it – La ricerca del contagiato è il delirio di una società perfetta”. Per Sgarbi è meglio aspettare il vaccino, piuttosto che andare a inseguire i contagiati.

Su mascherine e Covid si è guadagnato l’epiteto di “negazionista”.
“Io non nego un bel niente – risponde – sono semplicemente realista: perché il premier Conte non si decide a diramare il bollettino quotidiano dei malati di epatite C e Aids?”. Secondo il Sindaco di Sutri, con un aggiornamento continuo dei casi di Aids, le persone perderebbero la loro intimità e “la gente smetterebbe di scopare”.

Non serve per lui una comunicazione ansiogena. “Io mi ostino a pensare che la democrazia venga prima della sanità. Una società che stabilisce la sacralità assoluta della salute è destinata a scomparire”, afferma a LaChirico.it.

Annalisa Chirico intervista Vittorio Sgarbi

Redazione

 

 

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