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5G: dai rischi per la salute a quelli di spionaggio, le varie fake news

Il 5G (acronimo di 5th Generation) indica l’insieme di tecnologie di telefonia mobile e cellulare della quinta generazione. Sin da quando si è cominciato a parlare del 5G, ancor prima dell’arrivo in Europa, ha destato da una parte entusiasmo, ma dall’altra anche timore. Sono tanti i falsi miti che si sono diffusi e il Corriere della Sera riporta l’analisi dell’osservatorio di SOStariffe che elenca le principali fake news che ruotano intorno al tanto agognato 5G.

Come è nato il 5G

Inizialmente la comunicazione avveniva tramite scanner di frequenze radio con la connessione 1 G. Le frequenze sono man mano diventate più sicure, si sono aggiunti gli sms e altri messaggi di testo con quello che è diventato il 2G. Quando la comunicazione ha cominciato ad avvalersi di download di siti, email e messaggi istantanei si è passati alla connessione 3G. Questa è stata poi potenziata con la quarta generazione (4G), oggi ampiamente diffusa. Con il tanto discusso 5G ci sarà una riduzione della latenza di connessione (la velocità), un maggior risparmio energetico e un miglioramento delle performance.

Rischi per la salute

Tra le prime dicerie, vi è quella secondo cui il 5G aumenta i rischi per la salute. In realtà è la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità a negare questa teoria. La connessione di quinta generazione ha un numero maggiore di onde e di esposizione, ma al contempo una maggiore banda che permetterà di stabilizzare il segnale e quindi ridurre i rischi. Inoltre, ha capacità ridotte di attraversare barriere solide come quella del corpo umano. Non c’è dunque un maggiore rischio di tumori.

Volatili

Tempo fa venne condiviso un video che ritraeva una moria di uccelli proprio nelle zone in cui si testavano le nuove frequenze nei Paesi Bassi. Il contenuto divenne virale in breve tempo ma era un chiaro esempio di fake news, considerando che quando uscì, nei Paesi Bassi ancora non esistevano stazioni che usavano il 5G.

Spionaggio

Molti temono che con l’avvento del 5G sia più facile violare i protocolli di sicurezza digitale e quindi si possano agevolare i cyber criminali. In realtà, con una minore latenza, quindi lasso di tempo minore tra l’invio e la ricezione di un messaggio, sarà più difficile per gli hacker intercettare e infettare le comunicazioni con un malware.

Inutilità

Come racconta il Corriere della Sera nella sua analisi, diverse persone credono che non vi sia differenza tra la rete 5G e la 4G attualmente in uso. Eppure non è assolutamente così: con la quinta generazione l’esperienza dell’utente migliorerà, soprattutto nella fruizione di contenuti multimediali o nelle dirette streaming. Si supererà il problema di congestione dei dati, per il quale quando ci troviamo in luoghi molto affollati come allo stadio o ad un concerto la rete si rallenta.

Covid-19

C’è chi ha anche pensato che la rete 5G abbia favorito la diffusione del Coronavirus. Si tratta assolutamente di un falso mito e, anzi, il 5G migliora la connessione e la stabilità, il che non fa altro che favorire la telemedicina, mai come in questo periodo necessaria.

Redazione

 

 

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