Economia

Bonus psicologo: risparmi per 312 milioni sul lavoro

Il bonus psicologo, solo nel 2022, ha fatto risparmiare al sistema pubblico 312 milioni di euro in termini di giorni di assenza lavorativa per malattia evitati, e questo a fronte di un investimento pubblico per la misura pari a 25 milioni di euro. Lo stima all’ANSA Angelo Compare, professore ordinario di Psicologia clinica all’Università di Bergamo, che ha partecipato allo studio PsyCARE sull’impatto e il costo-efficacia del bonus psicologico, presentato oggi dal Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi (Cnop) in conferenza stampa alla Camera dei Deputati. (Ansa)

Dallo studio – realizzato dal Cnop in collaborazione con le Università di Milano Bicocca, Bergamo, Catania, Palermo, Pavia e La Sapienza di Roma – emerge che grazie al bonus psicologo diminuiscono i sintomi, aumenta la produttività lavorativa, sono ridotti gli accessi al medico di base e l’utilizzo di farmaci.

Il bonus, spiega Compare, è “innanzitutto un investimento”. E lo dimostrano i dati relativi al 2022: “L’investimento sul bonus è stato di 25 milioni nel 2022 – spiega l’esperto -. Coloro che hanno fruito del bonus psicologo e che erano lavoratori erano 21.360. Considerando che la richiesta media di giorni di malattia al mese per malessere psichico è pari a circa 5 giorni, per un importo pari a 1220 euro, e moltiplicando tale cifra per 12 mesi, possiamo evidenziare come 312 milioni di euro sia stato il ritorno di investimento in termini di riduzione dei giorni di assenza dal lavoro grazie all’effetto bonus. Quindi, in termini di costo e benefici, bisogna rapportare 25 milioni di costo per le casse pubbliche contro un ritorno di 312 milioni, solo di costi diretti”. A ciò, prosegue, si sommano i “costi indiretti, cioè la produttività che abbiamo visto avere avuto un ritorno e un aumento del 14% ma che non abbiamo quantificato economicamente”.

L’indagine evidenzia che il bonus psicologico ha aperto le porte alla terapia soprattutto a persone che non ne avevano mai usufruito: il 72% non era in cura al momento della richiesta e, tra i nuovi pazienti, quattro su cinque (81%) non si erano mai recati da un terapeuta prevalentemente per motivi economici.

Redazione

 

 

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