Attualità e politica

Draghi e Brunetta firmano un patto con i sindacati. Per il ministro “si inaugura una nuova stagione”

È stato firmato ieri a Palazzo Chigi il “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale”, dal premier Mario Draghi e il ministro Renato Brunetta, insieme ai leader di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri.

Alla base degli accordi vi è l’idea che “la coesione sociale e la creazione di buona occupazione saranno i pilastri di ogni riforma e di ogni investimento pubblico”, così come previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Come racconta il Corriere della Sera, Draghi ha già annunciato due decisioni importanti: il rinnovo del contratto per circa 3,2 milioni di statali e l’aumento medio dello stipendio di circa 107 euro.

Il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta ha dichiarato: “Si inaugura una nuova stagione. Un buon contratto è un investimento nella fiducia reciproca, nella stabilità e nel carattere innovativo delle relazioni di lavoro”. Da oggi sarà subito al lavoro per il confronto con Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) per definire, tra gli altri, l’impatto dello smart working.

Tra i punti del Patto, vi sono, oltre al rinnovo dei contratti del triennio 2019-2021, anche la revisione dei sistemi di classificazione professionale, la formazione, la partecipazione sindacale e il welfare contrattuale.

Redazione

 

 

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