Attualità e politica

Competenze ministeriali: a Cingolani il comitato sul green, a Giovannini la mobilità

Con il governo Draghi è stato istituito un nuovo dicastero, quello della Transizione ecologica, la cui guida è stata affidata al fisico, espero di tecnologia e innovazione, Roberto Cingolani. Il suo ministero raccoglie le deleghe fino ad ora sparse su quattro strutture, dal Mise al Mit.

È proprio il braccio di ferro con il Mit per la mobilità sostenibile che è stato vinto dal ministro Giovannini che dirigerà il dipartimento a cui spettano investimenti per 10 miliardi per i prossimi sei anni. Sempre al Mit andrà la gestione delle piste ciclabili e delle colonnine per le auto elettriche, oltre che del trasporto pubblico locale.

Come racconta La Stampa, è quanto emerso dalla bozza di decreto che definisce le aree di intervento di ogni ministero. Cingolani sarà invece il coordinatore del Cite, il comitato interministeriale sul green che dirigerà le iniziative su mobilità dolce e sostenibile, sul contrasto al dissesto idrogeologico, progetti su risorse idriche e le loro infrastrutture e su economia circolare. Entro tre mesi dall’entrata in vigore del decreto, il Cite approverà il Piano per la Transizione ecologica.

Il Comitato – si legge nella bozza – “individua le azioni, le misure, le fonti di finanziamento, il cronoprogramma e le amministrazioni competenti all’attuazione delle singole misure”. Sarà composto dal premier e dai ministri della Transizione economica, dell’Economia, dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e trasporti e delle Politiche agricole.

Cingolani si è diviso le deleghe anche con il Mise di Giorgetti: all’ex di Leonardo spetterà la vigilanza dell’Enea, del Gse (il gestore dei servizi che si occupa degli incentivi delle rinnovabili) e di Sogin (la società che si occupa dello smantellamento degli impianti nucleari e della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi). Al leghista, invece, rimane la delega sul 5G.

Inoltre, nascerà una commissione per la Transizione digitale, il Citd, capitanata da Vittorio Colao, che “promuove, indirizza, coordina e verifica l’azione del governo nelle materie dell’innovazione tecnologica, dell’attuazione dell’agenda digitale italiana ed europea, della strategia italiana per la banda ultra larga, della digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e delle imprese, nonché della trasformazione, crescita e transizione digitale del Paese, in ambito pubblico e privato”.

Redazione

 

 

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