Internazionale

Piano Vaccini: Italia e Germania a confronto

Il ministero della Salute ha fatto sapere che sta lavorando ad un piano italiano di vaccinazione che sarà presentato nei prossimi giorni e prenderà spunto dal modello tedesco.

Se si analizza, però, lo stato dell’arte dei due Paesi sul fronte vaccino, non si possono che notare evidenti differenze.

In Italia, il commissario Arcuri ha inviato il 17 novembre alle Regioni una comunicazione in cui chiedeva tutte le strutture idonee per conservare il vaccino Pfizer. La deadline indicata è quella del ’23 novembre’, che però non esiste in quanto il venerdì era 21 novembre. Fino a ieri hanno risposto solo in tredici Regioni.

Arcuri ha sottolineato che, in vista dei diversi vaccini che arriveranno, verrà redatto un piano di conservazione e somministrazione tenendo conto di più variabili. Resta l’incognita sul vaccino Pfizer e sulle celle frigorifere per la conservazione a temperatura di – 80 °. L’azienda farmaceutica americana ha fatto sapere di aver pensato ad un piano logistico, ma quando poi il Paese destinatario prenderà in carico le fiale, dovrà avere delle strutture idonee per garantire la conservazione almeno per sei mesi.

La situazione della Germania è decisamente diversa. In Assia sono già previste 30.000 vaccinazioni al giorno a partire dal 15 dicembre dalle ore 7 alle ore 22 in 26/30 centri di distribuzione. In Baviera si stanno allestendo 96 centri che saranno operativi dal 15 dicembre, in Renania saranno una cinquantina. I 16 lander hanno una ‘Corona Task Force’ che ha il compito di monitorare tutti i piani per essere operativi con la vaccinazione sin da subito e rispettare la pianificazione. Ogni Stato ha un suo progetto, creato ad hoc sulle esigenze e sulla densità di popolazione del suo territorio, il tutto coordinato dalla cabina di regia del Governo Federale che sceglierà l’ordine di priorità.

Le prospettive sono dunque ben diverse, mentre in Italia non c’era il nome del responsabile del piano, e ora il nome (sempre lui) c’è ma non c’è ancora il piano, in Germania è tutto già pianificato.

Redazione

 

 

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