La Cina ha di fatto espresso le prime dichiarazioni in merito all’amministrazione Biden e lo ha fatto per voce di Yang Jiechi, componente dell’Ufficio politico del Partito comunista cinese e direttore dell’Ufficio della Commissione Esteri del Comitato centrale del Pcc.
Pechino ha subito voluto mettere le cose in chiaro, dichiarando che ci sono alcune “linee rosse” che non possono essere oltrepassate: Hong Kong, Tibet e Xinjiang. Gli Stati Uniti non possono intromettersi in questioni di integrità territoriale che andrebbero a limitare lo sviluppo interno del paese. Come racconta Il Giornale, la Cina non vuole ricevere lezioni sul rispetto dei diritti umani, come successo con la minoranza uigura dello Xinjiang. “Basta tormentare gli studenti cinesi, limitare i media cinesi, chiudere gli Istituti Confucio e soffocare le aziende cinesi”, ha aggiunto Jiechi.
Staremo a vedere come si comporterà Joe Biden che sembra non voler abbandonare la linea dura di Donald Trump e dovrà misurarsi con la nomina dell’ambasciatore statunitense in Cina.
