EconomiaLE TASCHE DEGLI ITALIANI

Gli organizzatori di fiere temono per il 2021

Il mondo fieristico e degli eventi è profondamente in crisi. Oltre alle società fieristiche che a fine anno avranno un calo in media dell’80% dei ricavi, anche gli organizzatori delle manifestazioni per settori industriali, lanciano l’allarme. Il Cfi (Comitato Fiere Industria) organizza ogni anno 84 fiere internazionali e 9 nazionali, tra cui Cibus, Pitti, Vinitaly.

Quest’anno delle 78 fiere previste, con un totale di un miliardo di fatturato, ne sono state portate a termine solo 31.

Di pronta risposta il settore ha riorganizzato tutto il calendario dell’anno prossimo, predisponendo 81 appuntamenti per il 2021. Si prevedono circa 60mila espositori e 5 milioni di visitatori, 3 milioni di metri quadri di superficie espositiva e un fatturato di 800 milioni.

L’incertezza che viviamo, però, non lascia ben presagire. Va diffondendosi il timore di dover cancellare gli eventi o doverli ripensare, limitando drasticamente la partecipazione.

Il Cfi sottolinea come le manifestazioni espositive diano origine al 50% dell’export delle imprese italiane e generano affari per 60 miliardi di euro. Il Governo sembra, secondo il Presidente, non aver ben compreso le esigenze e le conseguenze di nuove dure restrizioni. Serve un sostegno per ripartire, un fondo perduto di 400 milioni di euro da suddividere tra tutti i player della filiera.

Redazione

 

 

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