Attualità e politica

Sabino Cassese a LaChirico: «Studiate: il sapere determina l’avvenire»

Il Giudice emerito della Corte Costituzionale Sabino Cassese è intervenuto con una lectio magistralis durante l’evento “Rinascita Italia. The young hope”, promossa dall’associazione Fino a prova contraria:«Voglio parlare del futuro. Fino al 30 anni fa i telefoni erano al muro, oggi li indossiamo. Oggi abbiamo siamo in 44 milioni ad avere lo smartphone. Prima era solo un modo per comunicare con un’altra persona, adesso è un modo per essere in contatto con tutti, per sapere tutto. Nel 2011 ha chiuso l’ultima azienda che produceva macchine da scrivere. Oggi abbiamo smartphone e pc. La nostra è una comunicazione one to many e non più one to one. Nell’Ottocento la musica veniva ascoltata solo nei teatri, dopo invece è diventata riproducibile.

Le economie oggi sono tra loro comunicanti e gli Stati hanno trovato le Big Tech. Fino a che non ci sono state le ferrovie, ad esempio, non esistevano i giornali nazionali, ma solo quelli locali. Era necessaria la ferrovia per diffondere l’informazione. Alcune delle luci del futuro, ma ci sono delle ombre che pesano sul nostro futuro, come l’analfabetismo funzionale e la scarsa scolarizzazione, nonostante le risorse.

Ora si sta meglio di prima, ma si prepara un futuro peggiore in cui siamo già entrati; stiamo allo stesso tempo meglio, ma già peggio. Ci sono dei motivi per tornare a sperare nel futuro? Potremmo provare a costruire il futuro? Sono domande difficili, ma posso presentare delle riflessioni. Se pensate alle grandi civiltà del passato, in quei paese c’è solo l’antico Egitto, l’antica Mesopotamia. Noi in Italia abbiamo l’antica Roma, il Medioevo, il Rinascimento e quindi possiamo sperare, perché siamo in un paese capace di reinventarsi, sempre. Studiare è fondamentale: il sapere determina l’avvenire. Ecco qual è il fattore davvero determinante.»

Redazione

 

 

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