“Al momento, nell’area dell’euro, il sostegno all’euro ha raggiunto il massimo storico dell’83%. L’83% degli europei apprezza l’euro o è legato all’euro come propria valuta. E la Bulgaria si unirà a questa comunità, rafforzandola. Grazie alla sua presenza, al suo talento e alle sue capacità”. Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde in conferenza stampa a Sofia per un evento in vista dell’adesione della Bulgaria all’euro dal primo gennaio 2026. (Ansa)
“Prendo molto sul serio le preoccupazioni del popolo bulgaro” per l’ingresso nell’Eurozona, ha affermato Lagarde. “Il primo timore è quello di perdere sovranità. Ma aderire all’euro non significa perderla, bensì guadagnarla”.
“Per decenni la Bulgaria ha importato la politica monetaria di economie più grandi senza avere un ruolo al tavolo delle decisioni. Ora il governatore della Banca nazionale bulgara siederà nel Consiglio direttivo della Bce con gli stessi diritti e responsabilità degli altri membri”, ha spiegato la presidente della Bce sottolineando che “la Bulgaria non seguirà più passivamente gli altri, ma contribuirà a plasmare le decisioni della terza economia mondiale”.
Quanto alle preoccupazioni sui prezzi “con solide misure di salvaguardia l’impatto sui prezzi è modesto e temporaneo”. “Nei precedenti passaggi all’euro è stato compreso tra 0,2 e 0,4 punti percentuali, anche in Croazia, dove è poi svanito rapidamente”, ha segnalato Lagarde. “In effetti, se guardiamo alle precedenti ondate di adozione dell’euro, il rischio maggiore che i Paesi hanno dovuto affrontare non è stato quello di perdere sovranità o di assistere a un aumento dei prezzi – ha affermato -. È stato piuttosto quello di perdere slancio riformatore una volta entrati nell’area dell’euro, perdendo così tutti i vantaggi della moneta unica”.
“L’adozione dell’euro comporta due vantaggi fondamentali per la Bulgaria: prosperità e sicurezza”, ha poi ribadito la n.1 di Eurotower, secondo la quale “il percorso della Bulgaria verso il cuore dell’Europa ha già prodotto risultati notevoli. Nell’ultimo decennio, il Pil pro capite è aumentato da un terzo della media dell’area dell’euro a quasi due terzi di oggi. Questo successo è stato costruito su una profonda integrazione nell’economia europea e, ancor di più, nell’economia dell’area dell’euro. Oggi, il 65% delle esportazioni bulgare è destinato ad altri paesi dell’Ue e il 45% ai paesi dell’area dell’euro. Grazie al suo currency board, la Bulgaria ha già beneficiato di gran parte della stabilità del tasso di cambio garantita dall’appartenenza all’area dell’euro. Ma l’adozione dell’euro comporterà un ulteriore passo avanti in questa integrazione, rimuovendo le ultime barriere valutarie all’interno del Mercato Unico”.
Quanto alla sicurezza, “viviamo in un mondo molto più volatile, caratterizzato da continui shock esterni – ha detto Lagarde -. Per un’economia piccola e aperta come la Bulgaria, dove quasi un posto di lavoro su due dipende dalla domanda estera, questa esposizione può essere particolarmente acuta. Il currency board ha da tempo protetto la Bulgaria eliminando le fluttuazioni del cambio euro-lev. Sebbene rappresenti uno scudo solido, tale protezione non può essere considerata a prova di bomba. La storia dimostra che i regimi di cambio fissi sono vulnerabili in caso di stress: il “serpente” valutario degli anni ’70 e, in seguito, il Sistema monetario europeo sono stati ripetutamente riallineati a causa delle pressioni speculative. In questo contesto, la credibilità istituzionale dell’appartenenza all’area dell’euro rappresenta la più solida garanzia”.
Lagarde ha poi parlato dell’ipotesi di prestito di Riparazione all’Ucraina con gli asset russi, rimarcando che a questo proposito la posizione della Bce “è sempre stata chiara”: spetta a Commissione Ue e Consiglio “decidere su tali questioni” ma per Bce “qualunque opzione venga presa in considerazione, dovrebbe essere considerata nel rispetto dei principi giuridici internazionali” e “a condizione che qualsiasi questione relativa alla stabilità finanziaria venga affrontata adeguatamente. Questa posizione è invariata”.




