Sono pochi, una nicchia nell’industria dell’ospitalità, ma con un focus particolare: offrire servizi e attività a misura di famiglia con bambini. Italy Family Hotels è un consorzio a cui aderiscono 155 strutture certificate presenti in 16 regioni che nel 2024 complessivamente hanno realizzato un giro d’affari di oltre 230 milioni. In particolare, secondo le stime del consorzio, un quarto degli hotel associati realizza oltre il 70% del fatturato dalla clientela familiare. «Ora l’obiettivo di medio termine – spiega Alberto Gnoli, esperto di marketing alberghiero – è di arrivare a 300 strutture associate». (Sole 24 Ore)
Per la prossima estate il trend delle prenotazioni è positivo con ben 4 hotel su 5 che prevedono un tasso di occupazione di oltre 80% tra luglio e agosto, i mesi chiave della stagione con un aumento delle richieste di preventivo. In crescita anche il numero di famiglie straniere, provenienti soprattutto da Germania, Austria e Svizzera oltre dall’Est Europa in particolare da Polonia e Romania, che scelgono questa forma di ospitalità.
Spazi di miglioramento per giugno, settembre e ottobre dove solo la metà degli albergatori dichiara un’occupazione superiore al 60%. Insomma c’è da lavorare sul fronte della destagionalizzazione.
Per questa estate, secondo una indagine di Area38, le famiglie stanzieranno lo stesso budget del 2024 con qualche distinguo: i genitori in età matura stanziano di più che per gli ultracinquantenni supera i 3mila euro mentre gli under 29 spenderanno meno di 3mila euro per la vacanza principale dell’anno.
Per poter entrare nel novero dei Italy Family Hotels il consorzio ha stilato un elenco di requisiti e servizi da fornire ai clienti a partire dalla stanza da almeno 25 metri quadri che deve offrire due ambienti notte separati, un ampio bagno con lavabo ribassato ad altezza dei più piccoli oltre a una serie di “accessori” per gli ospiti speciali a partire da culla, fasciatoio, scaldabiberon e la possibilità di preparare all’occorrenza la pappa. Le stesse attenzioni sono poste nella sala ristorante con il buffet ad altezza bambino, menù dedicati per baby e infant, seggioloni e stoviglie ad hoc. Per quanto riguarda il tempo libero l’albergo deve offrire aree gioco interne ed esterne, con laboratori creativi, miniclub e l’animazione ma anche una piscina con area baby, spray park oltre a spazi benessere per adulti. A tutto ciò si può aggiungere la disponibilità di passeggini e biciclette per i bimbi, indicazioni sulle attività locali e magari spazi per i genitori che possono o devono lavorare in quei giorni.
Questa offerta permette di aumentare i ricavi fino all’85% rispetto le tradizionali strutture, il tasso di occupazione (+35%) e la tariffa media per camera. Tra le altre cose nel consorzio non ci sono solo hotels ma anche villaggi open air e alcuni hotel 5 stelle.